Il tempo delle guerre di liberazione tirolesi (1796 – 1814)


Nel 1796 Napoleone era stato nominato comandante capo dell’esercito francese nell’Italia settentrionale. Dopo una breve campagna Napoleone riuscì a sconfiggere le truppe austriache, ma contro lo schieramento tirolese non c’era nulla da fare e dovette ritirarsi. Per la prima volta anche gli Schützen del distretto Cornedo partecipavano alla battaglia. Siccome si supponeva un attacco dalla Val di Fiemme su Tires, il distretto chiese aiuto ai comuni di Cornedo e Fiè.
Un anno dopo le truppe tirolesi misero in fuga i francesi una seconda volta, sebbene Bolzano, temendo le rappresaglie, avesse invitato i distretti giudiziari della propria zona d’interessi a consegnare le armi.

Durante la secondaguerra di coalizione i francesi vanzarono sul Tirolo attraverso il Cantone Grigioni. Sotto il comando di Hofer anche 5 compagnie dei distretti della Val Passiria, San Genesio e Cornedo si misero in marcia verso Innsbruck. Gli schützen di Cornedo erano guidati dal comandante Josef Vieider.

Nonostante il coraggio degli schützen tirolesi, non potevano impedire il passaggiodelTirolo ai bavaresi alleati dei francesi, perché troppo numerose erano le sconfitte delle truppe austriache.
Il 26 dicembre 1805 venne stipulato l’atto. Le nuove disposizioni e i regolamenti economici e strategici erano un duro colpo per la borghesia e i contadini. Anche gli usi religiosi e le tradizioni furono drasticamente limitate nella regione, denominata ora Bavaria meridionale. La guerra scoppiata nuovamente nel 1809 tra Napoleone e Austria fu la scintilla che fece scoppiare la polveriera Tirolo. In tutto il Tirolo i contadini presero le armi. A questa terza guerra di liberazione presero parte anche gli schützen di Cornedo. La resistenza dei tirolesi ben presto ebbe il sopravvento sull’autorità dei bavaresi e in breve conquistavano la terra occupata fino a Innsbruck. Nel Tirolo fu di nuovo introdotta la vecchia costituzione. Ma Napoleone non poteva permettere l’esistenza di un Tirolo austriaco e incaricava il maresciallo Lefebre di occupare la regione. Ma la prima vittoria era di breve durata, perché il 25 maggio Hofer radunò l’esercito tirolese sul Bergisel. Dopo gravi perdite i bavaresi il 29 maggio dovettero lasciare il paese. La battaglia del Bergisel del 13 agosto 1809 fu la definitiva disfatta dei francesi e bavaresi. Hofer, Haspinger e Speckbacher da allora erano riconosciuti i condottieri dei tirolesi. Hofer venne nominato comandante supremo del Tirolo. Il trattato di pace del 14 ottobre era però ingannevole, perché lo stesso giorno Napoleone ordinò al vice re d’Italia di occupare il Tirolo. Ormai esausti dalle molte battaglie i tirolesi subirono una pesante sconfitta e Hofer fu obbligato a capitolare. Ma informazioni errate lo indussero a ulteriori azioni belliche. Un tradimento portò all’arresto di Hofer e la sua esecuzione a Mantova nel 1810.

Solo nel 1813 Napoleone fu sconfitto e nell stesso anno anche il Tirolo fu liberato dalle truppe austriache con l’aiuto degli schützen Tirolesi. Il 3 giugno 1814 anche la Valle dell’Inn fu annesso nuovamente all’Austria. Ma Metternich impedì il ritorno al vecchio sistema, nell’ambito della restaurazione i vecchi privilegi furono decurtati con la nuova costituzione del 1816.